Home » BLOG » Approfondimenti » La palestra blocca la crescita?

La palestra blocca la crescita?

pubblicato in: Approfondimenti 0

Per anni si è diffusa e consolidata la falsa credenza che sottoporre un allenamento con i pesi ad un soggetto in fase di crescita potesse danneggiarne l’apparato scheletrico fino addirittura a bloccarne la crescita.

Ma la statura di una persona dipende esclusivamente dal suo patrimonio genetico e nessuna attività fisica può modificarla, anche credere che possa danneggiare le ossa o la cartilagine di accrescimento dei più giovani è una vecchia credenza popolare: non  è mai stato presentato uno studio a supporto di questa tesi, anzi, è stato rilevato un incremento della densità ossea del 5% dopo un solo anno di lavoro per la forza.

Com’è nata allora questa credenza?

Una spiegazione precisa sulla sua genesi non esiste. E’ vero che somministrare testosterone a bambini con determinate patologie possa bloccarne la crescita ossea ma da qui a pensare che il testosterone prodotto durante un allenamento possa avere gli stessi effetti è sinceramente ridicolo.

Allora quali sono i vantaggi?

Oltre ad incrementare la densità ossea, un lavoro di sviluppo muscolare è fondamentale soprattutto per i ragazzi in età adolescenziale, esso previene atteggiamenti posturali sbagliati, modifica la composizione corporea (la percentuale massa magra-massa grassa) e porta anche benefici a livello psicologico e sociale.

Questo tipo i allenamento può anche essere fatto in funzione di un altro sport “più classico” per gli atleti di quell’età (calcio, pallavolo, basket..) perchè miglioa l’efficienza cardiovascolare (quindi una maggiore resistenza), la cooperazione tra sistema nevoso e muscolare (c’è quindi una maggiore capacità di esprimere la forza) e coordinazione (il periodo tra gli 8 e gli 11 anni è quello migliore per l’apprendimento motorio).

Ovviamente per far si che l’allenamento sia efficace e non dannoso, dev’essere svolto sotto la guida di un esperto, che sappia di volta in volta quali siano gli aspetti su cui lavorare maggiormente e quali no