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L’attività fisica allunga la vita di 7 anni

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Nel corso del recente congresso nazionale della Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare i cardiologi hanno ribadito gli straordinari effetti dell’attività motoria sulla salute e, di converso, i rischi della sedentarietà
L’attività motoria, sia essa attività fisica spontanea, esercizio fisico o sport, è un farmaco naturale che, prevenendo sovrappeso e obesità e diminuendo i livelli di stress, migliora la salute e allunga l’aspettativa di vita in media di 7 anni. Partendo da questi presupposti, i cardiologi, recentemente riunitisi in occasione del congresso nazionale della Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare, tenutosi a Napoli, invitano gli italiani a modificare il proprio stili di vita rendendolo fisicamente più attivo.

«La sedentarietà – ha detto Roberto Pedretti, presidente del Gruppo Italiano di Cardiologia Riabilitativa e Preventiva – è un importantissimo fattore di rischio cardiovascolare. Secondo i dati dell’OMS, l’inattività fisica è il quarto fattore di rischio di mortalità globale, responsabile del 5-6% di tutti i decessi, pari a oltre 3 milioni di persone all’anno. Come causa di morte, a livello mondiale, la sedentarietà è preceduta solo da ipertensione arteriosa, fumo e iperglicemia. L’inattività fisica – ha aggiunto Pedretti – a livello mondiale è la causa di circa il 21-25% dei tumori alla mammella e al colon, del 27 per cento dei casi di diabete e di circa il 30 per cento dei casi di cardiopatia ischemica. Nonostante questo, purtroppo, troppe persone continuano a non essere fisicamente attive».

Stando ai dati diffusi dal Progetto “PASSI” dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia circa 4 persone su 10 continuano a essere fisicamente non attive. E i cardiologi fanno sapere che questo dato allarmante non interessa solo la popolazione generale, ma anche i pazienti cardiopatici che dovrebbero essere molto motivati a modificare il proprio stile di vita. La sedentarietà, in Italia, causa il 9% delle malattie cardio-vascolari, l’11% dei casi di diabete di tipo 2, il 16% dei casi di cancro al seno, il 16% dei casi di cancro al colon e il 15% dei casi di morte prematura.

Chi è fisicamente attivo e normopeso, rendono noto gli esperti, in media vive circa 7 anni più a lungo rispetto ai sedentari obesi. E gli obesi fisicamente attivi sono esposti a un rischio cardiovascolare inferiore rispetto ai soggetti sedentari.

Fonte: https://www.fitnesstrend.com/